Anche nel 2023, per molte aziende, le trasferte di lavoro rimangono indispensabili. Per effettuare i suoi spostamenti il lavoratore può usare i mezzi di trasporto pubblici. Ma quando non è possibile viaggiare con questi mezzi e l’azienda non possiede veicoli propri, il dipendente usa la propria auto per spostarsi e ha quindi diritto a un rimborso dei costi sostenuti sotto forma di rimborso chilometrico. Un modo di rimborso complesso che chiariremo per voi in questo articolo!
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Sempre più agile, il lavoro assume nuove caratteristiche, adattabili a diverse necessità tanto professionali che personali. È così che i concetti di trasferta e trasferimento sono entrati a far parte del quotidiano di molti professionisti provenienti dai più diversi settori produttivi. Entrambe le configurazioni lavorative presuppongono uno spostamento del lavoratore: occasionale e provvisorio nel caso della trasferta, definitivo nel caso del trasferimento. Entrambe, inoltre, danno diritto a un’indennità con caratteristiche specifiche in base alla tipologia dello spostamento. Quale? Scopriamolo insieme.
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Paese che vai, contabilità che trovi. Nonostante una crescente armonizzazione a livello europeo, con la possibilità ad esempio di dedurre l’IVA a livello intercomunitario, ogni paese ha delle peculiarità contabili che hanno un impatto diretto sulla gestione delle note spese. Abbiamo identificato per voi 3 peculiarità del sistema italiano che non potete ignorare. Scopriamole insieme.
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Per collaboratori, contabili e commercialisti, la gestione delle note spese può diventare un vero e proprio grattacapo. Molte aziende hanno quindi deciso di adottare soluzioni che ne facilitino il trattamento: dall’emissione della ricevuta fino all’erogazione del rimborso, l’intervento umano viene ridotto al minimo ed il flusso di lavoro ne risulta alleggerito.
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La gestione tradizionale delle note spese può rappresentare una perdita di tempo. L’utilizzo di un software viene quindi considerato come una soluzione digitale appropriata. In Italia ed in altri paesi europei, si continua, tuttavia, ad usare le carte prepagate. Quali criteri prevalgono per scegliere l’opzione giusta?
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